Note Legali
Il Certificato – Attestazione – Diploma viene rilasciato dal nostro Istituto nel rispetto delle leggi vigenti internazionali per la formazione a distanza, tuttavia non è equipollente a nessun titolo accademico statale .
La certificazione finale viene emessa dall’Istituto Accademico di Studi di livello Universitario dopo la valutazione espressa dall’esame della tesi finale, che il candidato deve inviare all’Istituto dopo aver superato i test di ammissione inviati dall’IASU. Essa deve essere considerata quale “CERTIFICAZIONE” della preparazione Professionale e Didattica del candidato valutata dal nostro pool di esperti.
Per prassi la certificazione rilasciata dal nostro Istituto deve essere usata con la chiara indicazione della sua origine privata e nella lingua originale nella quale è stata conferita e impegna legalmente lo IASU CAMPUS LTD e il candidato.
La validità, o eventuale considerazione di equipollenza del titolo emesso dallo IASU CAMPUS LTD, è a discrezione dell’ente che lo riceve in visione o in deposito dalla persona che lo ha conseguito presso lo IASU CAMPUS LTD.
Si consiglia di non fare nessun abuso. Lo IASU CAMPUS LTD si esonera da ogni responsabilità civile e penale per chi ne facesse un uso non conforme alla legge e alla natura del titolo.
USO DEI TITOLI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA (emissione del titolo in Svizzera – Canton Ticino – lingua italiana)
Tutti i cittadini italiani residenti in Italia che hanno conseguito un titolo accademico all’estero possono esercitare tutti i diritti connessi al possesso del titolo.
Ai sensi dell’art. 54 della direttiva 2005/36/CE della Unione Europea lo Stato membro ospitante fa sì che gli interessati abbiano il diritto di usare il titolo di studio dello Stato membro d’origine, ed eventualmente la sua abbreviazione, nella lingua dello Stato membro d’origine. Lo Stato membro ospitante può prescrivere che il titolo sia seguito da nome e luogo dell’istituto o della giuria che l’ha rilasciato.
A settembre 2011 il Comitato misto Svizzera-UE per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone ha deciso l’applicazione in Svizzera a partire dal 1° novembre 2011 della direttiva 2005/36/CE.
Di conseguenza l’Italia come stato membro ospitante deve garantire agli interessati l’uso nel proprio territorio del titolo di studio conseguito in Svizzera nella lingua dello Stato di origine.
Inoltre possiamo precisare:
Le procedure relative alla Validation of Acquired Experience (VAE) sono conformi alle linee guida dell’UNESCO sulla riconoscibilità, validazione e accreditamento degli esiti dell’apprendimento non formale e informale, alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 20 dicembre 2012 (2012/C 398/01) sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale, nonché alle direttive delle commissioni di riconoscimento della CDIP per la validazione degli apprendimenti formali di livello universitario.
Il riconoscimento dei titoli accademici rilasciati dalla IASU CAMPUS avviene in base alla legislazione nazionale del Paese in cui sono presentati, nel rispetto delle Convenzioni internazionali applicabili (per l’Europa, la Convenzione di Lisbona) e in conformità con i Trattati o Accordi tra la Confederazione Elvetica e i singoli Stati, oltre che secondo le convenzioni stipulate dall’Ateneo con le rispettive istituzioni.
In Italia, ai fini dell’accesso all’istruzione superiore, del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento di titoli accademici italiani, i gradi accademici ottenuti presso la IASU CAMPUS sono riconosciuti secondo le disposizioni della L. 148/2002 e, per il Dottorato di ricerca, del DPR 382/1980.
Per quanto riguarda invece l’accesso al mondo del lavoro, l’iscrizione ai Centri per l’impiego, la partecipazione a concorsi pubblici e le relative valutazioni (attribuzione di punteggi, avanzamenti di carriera, ecc.), il riconoscimento di titoli e certificazioni, l’accesso al praticantato o al tirocinio post lauream, l’assegnazione di borse di studio e altri benefici pubblici, nonché il riscatto dei periodi di studio ai fini previdenziali, la disciplina è regolata dal d.lgs. 165/2001, dalle L. 148/2002 e 29/2006, e dal DPR 189/2009.
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32005L0036&from=IT
